giovedì 27 giugno 2013

Grazie Rosa

Grazie Rosa
Ho conosciuto Rosa Guaia quando da giovane “aspirante” ero impegnato nell’Azione cattolica e con l’allora arciprete Vincenzo Birritteri  si operava  per far crescere tra i giovani l’impegno per la vita religiosa, che non fosse avulsa da un impegno anche nel sociale. La dottoressa Guaia ci dava una mano con i suoi consigli, con il suo impegno non solo in città, ma anche a livello provinciale per portare avanti incontri e attività varie. Ho cominciato da allora ad apprezzarne le non comuni doti di donna impegnata  nella vita religiosa che si trasferiva in un particolare impegno nel sociale e nelle attività a sostegno delle fasce più deboli della popolazione e , che, per quanto mi riguarda, si è materializzato anche nel far nascere negli anni ’80 una delle poche entità riberesi, che, a differenza di quel che si registra in città, dove diverse lodevoli iniziative nascono, crescono e poi inesorabilmente (e non se ne capiscono a volte le ragioni) finiscono nel volgere di pochi anni, prosegue da oltre venti anni  la propria attività. Mi riferisco alla costituzione dell’associazione “Amici della Terza ertà”, fondata da Rosa Guaia nel 1987 insieme con i vari Paolo Di Caro, Martina Tornambè, Francesca Ragusa, per citarne alcuni, e successivamente trasformata nell’attuale “Associazione amici della terza età – AUSER  Ribera”, sorta per aiutare gli anziani a sconfiggere quello che è uno dei mali peggiori di questa parte della vita di ognuno di noi: la solitudine, riuscendo in pieno nella “missione” avviata. Rosa Guaia in questo ambito ha dato parecchio, ha profuso molte delle sue diverse energie, diventando la prima presidente dell’associazione e contribuendo alla sua crescita nel tempo e continuando a dare il suo apporto anche oltre il periodo della sua presidenza, assicurando sempre il suo prezioso e fattivo contributo perché  questa entità continuasse ad esserci e a produrre frutti saporiti. Rosa Guaia, anche in età avanzata e fino agli ultimi giorni della sua lunga vita, non si è mai stancata di dare i suoi consigli, di stimolare i componenti del direttivo e i soci a far sempre meglio e perché quella creatura che aveva fatto nascere ci fosse ancora e continuasse a operare positivamente nella realtà riberese. Uno dei suoi ultimi stimoli e incoraggiamenti per quanto portato avanti dall’Auser riberese è arrivato, graditissimo, poco prima della sua dipartita in occasione dell’ultima edizione del premio per la pace “Giuseppe Ganduscio” chiusa il quindici giugno scorso. Rosa Guaia, pur in condizioni di salute precarie, ha chiamato telefonicamente la presidente Bruna Branchini, rammaricandosi per non poter esserci fisicamente, ma assicurando il suo sostegno e formulando gli auguri per una buona riuscita del’iniziativa. E’ stato l’ultimo contatto con la nostra associazione, che ricorderò sempre come stimolo ulteriore perché la venticinquennale attività dell’associazione che lei ha fortemente voluta, possa continuare  ad esserci e a dare ancora i frutti che Rosa Guaia voleva che potsese portare a favore di una fascia della popolazione che merita sostegno e attenzione. Grazie Rosa. Per quanto possibile cercheremo di seguire la strada che positivamente hai tracciato.
Totò Castelli
Vice presidente
dell’associazione “Amici della Terza età – AUSER Ribera”

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